Bent Sørensen: “Birds and Bells”

Michele Coralli
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Bent Sørensen: “Birds and Bells” (ECM, New Series 1694, 1999)

Bent Sørensen è un compositore danese nato nel 1958 con all’attivo un certo numero di lavori per piccoli ensemble orchestrali. Tra gli altri è da segnalare il quartetto d’archi Alman, eseguito dall’Arditti Quartet, che ha lanciato Sørensen alla ribalta della nuova scena scandinava. In questo caso due ensemble si suddividono i brani presenti sul cd: si tratta dei norvegesi Oslo Sinfonietta e Cikada. Si parte con The Lady and the Lark, quartetto aforistico costituito da cinque brevi movimenti. Segue Birds and Bells, il cui intento programmatico viene manifestato attraverso movenze vagamente imitative. The Deserted Churchyards, che sfoggia un bel momento contrappuntistico nel finale, e Funeral Procession, ricco di glissandi orchestrali e armonizzazioni stridenti, assecondano una ben nota fascinazione per il trapasso.

In The Bell of Vineta per trombone è efficace il doppio suono di voce e strumento. In conclusione, The Lady of Shalott per quartetto d’archi alterna un prevalente andamento accordale, anche se eccessivo nell’uso dei glissandi, a momenti di dialettica strumentale molto ridotti. La musica di Sørensen, così volutamente impressionistica, ha senza dubbio il fascino della spazialità, che viene resa attraverso un continuo gioco di illusioni prospettiche. Il suono delle campane, di cui si fa uso in molte composizioni, ha un chiaro intento descrittivo e crea profondità, così come l’uso stratificato degli strumenti. Il suono che Sørensen ricerca è sempre cristallino, i timbri sempre ottimamente scelti.

da: “Amadeus”, n.124, 2000 © Paragon / Michele Coralli

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