Ensemble Modern plays Frank Zappa: “Greggery Peccary & Other Persuasions”

Ensemble Modern plays Frank Zappa: “Greggery Peccary & Other Persuasions” (RCA Red Seal, LC00316, 2003)

La pubblicazione di questo CD nell’autunno del 2003 rappresenta la migliore celebrazione del decimo anniversario della morte di Frank Zappa, avvenuta il 4 dicembre 1993 in conseguenza di un tumore alla prostata diagnosticato troppo tardi per essere adeguatamente combattuto.

La collaborazione tra l’orchestra di Francoforte, specializzata in musica contemporanea, e Zappa risale al 1991 e diede vita all’unica esecuzione per orchestra delle sue composizioni di cui Zappa poté dichiararsi pienamente soddisfatto. Da quei concerti Zappa ricavò l’ultimo CD pubblicato in vita: lo splendido “The Yellow Shark” (1993). Dalle registrazioni delle prove, in seguito la famiglia Zappa ricavò il materiale per l’interessante “EIHN – Everything Is Healing Nicely” (1999). Fortunatamente l’Ensemble Modern ha continuato a suonare con successo il programma di “Yellow Shark” e nel 1998 stilò un nuovo programma di musiche zappiane. Grazie alle filologiche trascrizioni e agli arrangiamenti di Ali N. Askin (braccio destro di Zappa durante il progetto “Yellow Shark” e ancor oggi collaboratore dello Zappa Family Trust) ed alle estrazioni di partiture dal Synclavier da parte del programmatore Todd Yvega (assunto da Zappa come specialista di computer music nel 1989) il 6 giugno 2000 debuttò il progetto “Greggery Peccary & Other Persuasions” che fu rappresentato anche in Italia (Bologna, Torino…).

Particolarmente convincenti risultano le esecuzioni di brani incisi originariamente da Zappa con il solo ausilio del Synclavier, quali Night School (da “Jazz from Hell”, 1986) o Put a Motor in Yourself (da “Civilization Phaze III”, 1994) piuttosto che la riproposizione per orchestra di brani concepiti per rock band come Moggio (da “The Man from Utopia”, 1983) o l’arcinota, e fortemente voluta dalla vedova Gail, Peaches En Regalia (da “Hot Rats”, 1969). Impeccabili i due pezzi lunghi: Revised Music for Low Budget Orchestra e The Adventure of Greggery Peccary (entrambi da “Studio Tan”, 1978). L’idea di eseguire questi impegnativi brani risale alla prima collaborazione con Zappa, ma allora, ci informa la vedova Gail nelle note, non fu possibile approntare il materiale necessario.

Davvero sorprendente l’accuratezza di queste esecuzioni le quali, oltre che inappuntabili, mantengono lo spirito ironico e sarcastico tipicamente zappiano; i musicisti riescono a “metterci le sopracciglia”, come amava dire Zappa, ad essere cioè espressivamente vive e vitali. Anche se un ascolto attento può suscitare delle perplessità: è il caso di Naval Aviation in Art. Questo breve pezzo è atipico nella produzione zappiana, specialmente per la sua staticità: i lunghi insistiti di archi e fiati sporadicamente interrotti da spruzzi di brevi note esprimono un senso di attonita attesa, possono ricordare le colonne sonore del cinema espressionista tedesco. Ebbene, se esso risulta correttamente interpretato da Pierre Boulez in “The Perfect Stranger” (1984), qui, nell’esecuzione dell’Ensemble Modern diretta da Jonathan Stockhammer, suona eccessivamente drammatizzato. Una piccola nota negativa merita la confezione: il semplice cartoncino non trattiene il pur ricco libretto. Tutto sommato, un prodotto entusiasmante.

2003 © altremusiche.it

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