Anatrofobia: “Tesa Musica Marginale”

Michele Coralli
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Anatrofobia: “Tesa Musica Marginale” (Wallace Records, CD wallace48, 2004)

Avevamo già apprezzato la loro musica densa di “suoni ricchi e strutturati”. Ora il gruppo dei fratelli Cartolari si ripresenta con il quinto capitolo della loro discografia, “Tesa Musica Marginale”, un lavoro nel segno di una sempre più attenta e raffinata produzione. Alcuni brani, precendentemente incisi, vengono ripescati per essere sottoposti a nuovi trattamenti, altro materiale inedito aggiunto. E proprio un rinnovato senso di spazialità dona al disco un’inedita capacità prospettica. Fiati in grande spolvero con sax e fagotto di Alessandro Cartolari e Alessio Pisani ben valorizzati da un discreto filtro elettronico. Quei ritmi instancabili che spesso lasciano di stucco vengono qui impugnati solamente in rari e preziosi momenti, mentre un certo sapore cameristico avvolge tutte le sette composizioni in questione, tra cui spicca una colta e personalissima reinterpretazione dall’opera n.87 (24 Preludi e fughe per pianoforte) di Dmitri Šostakovic.

Atmosfere soffici e raffinate come nel brano La prima merla, nobilitato da un liquido intermezzo della chitarra di Roberto Sassi, che esplode improvvisamente in spezzati e brevissimi ostinati trash carichi di tensione, mai ridondanti. Echi King Crimson della fase di mezzo e qualche inquietudine hard-core, ma sembra più lo Stravinskij de L’histoire du soldat l’orizzonte estetico di riferimento. Pensieri e stratificazioni da assaporare poco alla volta, per scoprire sempre nuovi risvolti: il contrario di “usa-e-getta”.

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